La Storia – IL BOMBARDAMENTO

14 novembre 1943. E’ la data più nefasta che sottolinea la cronaca della casa.

Verso le 21 due colpi secchi e profondi annunciano una vicina incursione aerea.

Come altre volte i rifugi li fortuna accolgono i confratelli e le persone che abitano nelle case vicine. Gli apparecchi ronzano nell’aria e ricercano ansiosamente i bersagli.

Cinque bombe vengono sganciate sull’edificio dell’oratorio. Due cadono sulla Chiesa che viene sbrecciata sulla fiancata di mezzogiorno. Non c’è dubbio! Per il polverone, che toglie il respiro a quelli che sono nei rifugi, si intuisce che qualche cosa di grave è accaduto. Al cessato allarme, i primi ad uscire dai rifugi , sig. Zaffaroni e sig. Gasca, si rendono conto del disastro. Non si vede più che un cumulo di macerie. Non più il bello e accogliente edificio progettato con tanta arte: nessuna vittima, ma che pena! Solerte e quanto mai encomiabile fu l’opera di tutti per sgomberare al più presto le macerie e ricuperare il ricuperabile.

Il salone-teatro, rimasto pressoché intatto, diventa il nuovo locale-chiesa. I vani riattabili si ripuliscono e si riordinano nel migliore dei modi. Il 9 dicembre la scuola può riprendere regolarmente, pur tra tanti disagi.  Gli alunni presenti -nota la cronaca- sono trentuno.

Una curiosità: a 65 anni da questo bombardamento un gruppo di studenti dell’Istituto Agnelli in gita a Londra, visita il museo della R.A.F (Royal Air Force) che vantava una ricca raccolta di aerei risalenti anche alla seconda guerra mondiale. Ecco la sopresa. Si scopre dagli archivi del museo che il quadrimotore Lancaster Mk1. R5868/7325M nel novembre del 43 aveva preso parte ai bombardamenti sugli impianti Fiat. Evidentemente venne scambiato l’Oratorio con uno degli impianti Fiat. Il bombardiere è ancora esposto al museo della R.A.F.

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