Segnaliamo l’articolo del settimanale della Diocesi di Torino La Voce e Tempo sul nostro cinema teatro: “Agnelli, studenti al cinema per «capire» le migrazioni”.

Come tanti altri cinema, anche la sala dell’Agnelli di Torino, del circuito Acec, ha organizzato in questi mesi le proiezioni scolastiche del film di Matteo Garrone, «Io Capitano». Un film ispirato alle storie vere di alcuni ragazzi che hanno vissuto il viaggio dei due protagonisti, Seydou e Moussa: «una ‘fiaba omerica’, come viene definita da molti, che mostra per la prima volta la tratta migratoria dall’Africa con una prospettiva diversa a quella a cui siamo abituati, quella di due giovani che lasciano Dakar per raggiungere l’Europa». L’Agnelli, oltre alla visione del lungometraggio, ha proposto una testimonianza, al termine di ogni proiezione: in particolare è intervenuto Abdullahi Ahmed, fondatore insieme ad altri rifugiati dell’Associazione torinese Generazione Ponte.

Grazie alla sua testimonianza poco più di 2000 tra studenti e docenti hanno ascoltato la sua storia, potendosi confrontare con il tema delle migrazioni e dell’accoglienza al di là degli stereotipi e potendo porre domande dopo la visione del film. Come dice Abdullahi «ogni migrante, ogni persona ha la sua storia. Spesso oggi ci limitiamo a sentire ‘sono arrivate persone a Lampedusa’ ma non sappiamo la storia di ciascuno che è diversa da persona a persona».

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